Ho preso un valium 3 giorni fa e mi hanno revocato la patente. È possibile? Si sta parlando molto del nuovo disegno di legge presentato dal Ministro Salvini, già approvato alla Camera ed in attesa di approvazione definitiva al Senato, che modificherà il Codice della Strada in vari punti. Tra le numerose modifiche proposte, quella che fa più discutere è probabilmente la modifica dell’art. 187 del C.d.S., oggi rubricato come “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti” e che al comma 1 punisce “chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope”. La nuova norma sarà rubricata come “Guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti” e punirà “chiunque guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope”. Aver eliminato lo stato di alterazione psico-fisica tra i requisiti di punibilità consentirà la condanna di chiunque si sia messo al volante “dopo” aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope anche se mentre guida si trova in uno stato normale, non alterato, perché magari l’assunzione è avvenuta la sera prima o addirittura una settimana prima. Le sostanze stupefacenti o psicotrope, infatti, lasciano tracce nel sangue (o nelle urine e nella saliva) per vario tempo: solo facendo dei test salivari/ematici o alle urine gli organi accertatori potranno verificare la precedente assunzione, e queste sostanze restano nei nostri liquidi corporei per lungo tempo. La modifica è sulla bocca di tutti, soprattutto degli assuntori abituali di cannabinoidi, che probabilmente costituiscono la maggioranza degli interessati a queste novità, ma ci si dimentica di chi, diversamente, assuma – abitualmente o occasionalmente – anche medicinali classificati come sostanze psicotrope, si pensi allo xanax, al valium o al tavor. Facciamo questa ipotesi: il medico mi ha prescritto dello xanax (o meglio dell'alprazolam - principio attivo) da assumere la sera per calmare uno stato d’ansia. La mattina devo recarmi a lavoro e non mi trovo in uno stato di alterazione psico-fisica. Mi fermano (anche mentre torno da lavoro) sottoponendomi ad un controllo (oppure vengo coinvolto in un incidente, anche senza averne colpa alcuna, e come da prassi – legittima o meno – delle Forze dell’Ordine, vengo condotto in ospedale ove mi vengono imposte delle analisi) ed il principio attivo viene trovato nel mio sangue/urine/saliva. Sanzione? Sospensione della patente di guida da uno a due anni e, nel caso in cui non superi la successiva visita medica disposta dal Prefetto, revoca della patente (ed impossibilità di conseguirla se non dopo 3 anni). Se ho causato un indicente (anche un semplice tamponamento che trova causa nel mancato rispetto della distanza di sicurezza) viene sempre disposta la revoca della patente. A questo si aggiungono un’ammenda da un minimo di €. 1.500 ad €. 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno e la confisca del veicolo di mia proprietà. E se lo Xanax lo avessi assunto 2 giorni prima? Stessa sorte. Questo perché queste sostanze (benzodiazepine) lasciano tracce nel sangue dalle 6 alle 48 ore dall’assunzione, nella saliva per circa 3 giorni e nelle urine anche fino a 20 giorni. E se al posto dello Xanax io avessi assunto della codeina (presente, ad esempio, nel Tachidol), del Diazepam (Valium) del Lorazepam (Tavor) ecc…: Patente sospesa da 1 a 2 anni (o revoca anche in caso di piccolo incidente causato dalla mia condotta imprudente e NON dallo stato di alterazione, che, in questi casi, è certamente insussistente), confisca del veicolo, ammenda e arresto. E se mi avessero somministrato della morfina dopo un intervento chirurgico ed una settimana dopo sono già alla guida della mia auto? Non si scappa dalla sanzione. Non vi sembra una sanzione sproporzionata, illegittima ed incostituzionale? Un conto è guidare alterati da queste sostanze (nel bugiardino dei succitati farmaci è espressamente indicato il divieto di mettersi alla guida in presenza sotto l’effetto degli stessi), altro conto è farlo, genericamente, “dopo” averli assunti, anche dopo 3-4 giorni o, per assurdo, una settimana. L’art. 187 del Codice della Strada dovrebbe tutelare la sicurezza nelle strade e non mirare a scoraggiare l’assunzione di droghe (fine legittimo ma da raggiungere, semmai, con altri mezzi): così facendo, infatti, non solo si punirà chi avrà assunto droghe la settimana prima essersi messo alla guida, ma anche chi assume farmaci classificati come sostanze psicotrope. Questo, a giudizio di chi scrive e non solo, non è accettabile, in nessuno dei due casi. La speranza è che in Senato tale norma non superi l’esame o che il Presidente della Repubblica si rifiuti di promulgarla in quanto incostituzionale: diversamente sarà onere dei Giudici, sollecitati dagli Avvocati difensori di sfortunati pizzicati alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma per farla dichiarare illegittima nella parte in cui punisca la condotta del mettersi alla guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope senza il previo accertamento di un effettivo stato di alterazione psico-fisica. Per completezza clicca qui per trasferirti sul sito del Ministero della Salute e trovare tutte le tabelle ove sono elencate le sostanze stupefacenti e psicotrope previste dalla legge. Avv. Riccardo Giroldini |