Dopo l'ultimo discorso del Presidente del Consiglio dei Ministri si ha come l'impressione che vi sia stato un inasprimento delle pene nei confronti di chi non rispetta le prescrizioni in materia di Covid-19. Tuttavia così non è, o meglio, se si guarda solo il portafoglio forse è così. La sanzione viene infatti depenalizzata (non è più reato) ed avrà effetto retroativo (verrà applicata anche a tutti quelli che sono già stati "pizzicati" a girovagare senza motivo valido). Tuttavia al posto dell'arresto fino a tre mesi o dell'ammenta fino a 206 euro è prevista l'irrogazione di una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3000 euro. Se l'infrazione è compiuta con l'utilizzo di un veicolo la sanzione è aumentata fino ad un terzo (e quindi da 533 a 4.000,00 euro). I denunciati della prima ora saranno invece costretti a pagare una somma pari ad € 200,00 (la metà del minimo). Nessun reato e sanzione leggermente inferiore all'ammenda prevista dall'art. 650 del codice penale. Potrà non sembrare corretto ma immaginatevi il lavoro immane che avrebbero dovuto affrontare le Procure della Repubblica (dovendo contestare migliaia e migliaia di reati) e quanto arebbero rallentato il loro lavoro i Tribunali (trovanosi di fronte altrettante migliaia di opposizioni ai Decreti penali di condanna inviati dalle Procure). Le attività invece, oltre alla sanzione pecuniaria, saranno costrette a chiudere l'attività da 5 a 30 giorni. Nel caso in cui si venisse "beccati" più di una volta le sanzioni pecuniarie, dalla seconda violazione, sono raddoppiate (da €. 800 a €. 6.000 o da €. 1.066 a €. 8.000 nel caso in cui si utilizzi un veicolo) e la sanzione della chiusura dell'attività è pari a 30 giorni (non più da 5 a 30). Sarà il Prefetto a decidere la sanzione applicabile nel caso concreto tra i minimi ed i massimi sopra indicati. Le Regioni potranno introdutrre regole diverse sulla base dell'andamento epidemiologico nei loro territori, senza che tuttavia tali misure possano incidere sulle attività produttive essenziali/strategiche. E' fatto altresì divieto ai Sindaci di adottare ordinanze che contrastino con le misure statali o, se previste, regionali. In ultimo, allego di seguito il testo del Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed il nuovo modello di autocertificazione che dovrà essere utilizzato. Avv. Riccardo Giroldini
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